Pc, iPad e smartphone: quali rischi per la vista?
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I-Pad, Kindle, smart-phones… è il boom delle nuove tecnologie, e gli italiani si confermano tra gli utenti più attivi e attenti alle novità.
Con lo sviluppo e la diffusione di questi sistemi sempre più portatili, cresce anche la fruizione di libri (i cosiddetti “e-book”), quotidiani, video e film su tablet pc, palmari, cellulari e tecnologie di ultima generazione. Così come il popolo di internet sempre più legge, si informa, guarda film attraverso lo schermo di un computer.
Stare ore e ore davanti al monitor di un computer o a uno schermo digitale porta sempre i nostri occhi a lavorare molto di più.
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Le elevate esigenze visive del nostro computer (non possiamo mai perdere un particolare, un solo numero, una cifra, un simbolo: stiamo sempre con gli occhi spalancati e non ammicchiamo mai) e la visualizzazione dello schermo del nostro dispositivo digitale, fanno si che molte persone siano suscettibili e presentino sintomi correlati all’abuso della visione di computer e altri dispositivi digitali.
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Vedere lo schermo di un computer o il monitor del nostro dispositivo digitale è molto differente, che leggere un foglio di carta stampata.
Spesso infatti le lettere o i numeri sul monitor del computer o sullo schermo del nostro dispositivo digitale portatile, non sono mai così precise o nettamente definite.
C’è sempre in realtà un flutter, uno sfarfallio di fondo.
Inoltre il livello di contrasto delle lettere o dei numeri sul fondo è molto ridotto.
Infine vi è costantemente la presenza di riflessi causati dalla luce ambientale che si riflette sullo schermo del computer e che rendere molto difficile la “buona” visione. La distanza dallo schermo del PC e gli angoli dei “assi” visivi, che abitualmente utilizziamo, per questo tipo di lavoro “digitale”, sono davvero molto differenti da quelli che noi invece, comunemente, usiamo per la comune attività di lettura e scrittura.
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Quando vogliamo vedere bene o lavorare a lungo di fronte a uno schermo digitale, in realtà chiediamo sempre sforzi aggiuntivi ai nostri occhi.
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Esigiamo, sempre, maggiori performance visive, pretendiamo una continua opera di “messa a fuoco” e rapidissimi movimenti oculari tali da “stressare” ed usurare tutto il sistema (occhio- lacrimazione – cervello-accomodazione –retina-bastoncelli-muscoli).
Se noi avessimo anche solo un lieve vizio di rifrazione, questa condizione influirà sul nostro comfort visivo e sul nostro rendimento lavorativo, davanti allo schermo di un computer o di fronte a tutti gli altri dispositivi di digitali.Se non correggiamo, adeguatamente, il nostro vizio di rifrazione, sottovalutando il problema, determiniamo, di fatto, un grave affaticamento “informatico” dei nostri occhi.
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Anche chi, giornalmente, usa un buon paio di occhiali o delle valide lenti a contatto (che io personalmente sconsiglio sempre a chi lavora davanti al PC) potrebbe trovarsi con una lente con una focalità non adatta per le specifiche distanze di lavoro dello schermo del computer o degli altri dispositivi digitali.
Alcune persone hanno la cattiva abitudine di inclinare la testa sul collo, oppure si mettono in posizioni talmente strane, con angoli visivi molto particolari, solo perché i loro occhiali non sono stati progettati per guardare lo schermo di un computer.
Spesso vediamo i nostri amici o i nostri figli, che si piegano verso lo schermo di un computer, solo per essere nelle condizioni di vedere in maniera più chiara o più nitida (per partecipare di più all’azione quando parliamo di “videogiochi”).
Queste posizioni e posture possono provocare spasmi muscolari, dolori al collo, alle spalle ed alla schiena.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi di una Computer Vision Syndrome si verificano perché le esigenze visive delle nostre incombenze lavorative superano di gran lunga le nostre capacità visive individuali.
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La computer vision syndrome è caratterizzata da:
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affaticamento oculare: occhi rossi, occhi stanchi, occhiaie
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astenopia accomodativa: fatica a mettere a fuoco
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cefalea, emicrania
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appannamento visivo con visione a tratti velata
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Occhio Secco o meglio Sindrome dell’alterazione del film lacrimale
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dolore al collo
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fastidio alle spalle
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disturbi alla colonna vertebrale
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crampi alle mani ed alle dita, ma anche ai gomiti o alle braccia.
tutti questi sintomi sono in genere causati da:
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Lavoro prolungato e senza pause (“lavoro /studio matto e disperatissimo”)
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scarsa illuminazione o illuminazione monocromatica
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abbagliamento da luce blu prodotta dagli schermi digitali
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errate posizione del computer e del suo schermo
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schermo del computer sistemato a una distanza imprecisa ed imperfetta
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(troppo lontano, troppo alto, troppo vicino)
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posizioni anomale quando sediamo di fronte al PC con atteggiamenti posturali sbagliati
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vizi di rifrazione anche lievi ma mai corretti da occhiali (miopia-ipermetropia-astigmatismo- presbiopia)
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la combinazione di tutte queste diverse cause
La mole di disturbi oculari da cui siamo afflitti, durante questa sindrome, spesso varia dipendendo dal livello delle capacità visive di ciascun individuo e soprattutto da quanto tempo trascorriamo “osservando” uno schermo digitale: Personal Computer, Tablet, Smarthphone, E-reader…
Un vizio refrattivo (ipermetropia, miopia, astigmatismo, presbiopia) non corretto o inadeguatamente corretto, contribuisce allo sviluppo di sintomi e gravi disturbi visivi, quando utilizziamo un computer o un dispositivo con uno schermo digitale.
Molti dei sintomi visivi riferiti e personalmente “testati” dagli utilizzatori di personal computer sono, per fortuna, solo transitori e si riducono dopo l’interruzione della giornata lavorativa al computer o alla fine dell’utilizzo del nostro dispositivo digitale preferito (smartphone?).
Tuttavia, alcune persone riferiscono di continuare ad avere ridotte capacità visive, come visione offuscata, disturbi della visione, difficoltà di accomodare alle diverse distanze, aloni e scotomi luminosi anche dopo che sia trascorso molto dal rientro a casa, e aver concluso da ore la giornata lavorativa davanti a un computer.
La prevenzione dei problemi della Computer Vision Syndrome, dei disturbi visivi e dei danni ai nostri occhi legati all’ abuso che facciamo di dispositivi digitali è quella di prendere immediate e adeguate misure di sicurezza, ad esempio:
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controllare, ad esempio, l’illuminazione e l’intensità della luce dello schermo del nostro dispositivo digitale, stabilire posizione e distanze di lavoro adeguati dal PC
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controllare la nostra postura davanti allo schermo del PC
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assicurarsi di non avere problemi di vista: anche leggeri vizi rifrattivi non corretti alla lunga possono dare grandi problemi
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usare degli occhiali specifici
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controllare l’umidità dell’aria vicino alla nostra postazione di lavoro, evitando che l sia troppo secca o troppo ventilata
evitare di avere gli occhi secchi aiutandosi con adeguate lacrime artificiali
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Fabio Brini Optometrista
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